L’impatto di Covid-19 sui progetti Horizon 2020

Il Ministero dell’Università e della Ricerca e APRE hanno reso noti i risultati di un’indagine sull’impatto di Covid-19 sui progetti di ricerca finanziati da Horizon 2020.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca e APRE (Agenzia per promozione della Ricerca) hanno reso noti i risultati di un’indagine condotta nelle settimane passate sull’impatto di Covid-19 sui progetti di ricerca finanziati da Horizon 2020.

L’indagine

L’indagine si è svolta tra il 10 e il 24 aprile. L’invito a partecipare all’indagine ha riguardato in totale 949 coordinatori di progetti Horizon 2020 e 141 enti ospitanti Azioni Mari Sklodowska-Curie. Di questi, circa un quarto (283) hanno risposto all’invito.

I dati raccolti sono molti (l’indagine comprendeva un set di 31 domande) e le analisi piuttosto articolate, anche per considerare situazioni specifiche: l’impatto per progetti con partenariato internazionale e l’impatto su progetti con scadenza prossima.

Per esempio, sapete quanti erano a conoscenza della clausola di forza maggiore? O quanti prevedono impatti importanti sul proprio progetto di ricerca? Non faccio spoiler, ma vi invito a leggere il report che trovate qui sotto.

Qui faccio solo alcune considerazioni sulla metodologia indagine e sua replicabilità futura.

Cosa si sarebbe potuto migliorare

Sarebbe stato interessante coinvolgere non solo i coordinatori, ma anche i partner beneficiari dei progetti Horizon 2020.

Questo avrebbe permesso anche di indagare quanto i coordinatori dei progetti sono stati attenti e pronti a sostenere i loro partner italiani nella gestione del progetto durante il Covid-19.

Le domande relative al rinvio delle scadenze dei bandi durante la fase acuta della crisi dovrebbero essere rivolte a tutti i potenziali partecipanti e non solo a chi già stava gestendo un progetto. Chi ha già un progetto finanziato non è rappresentativo di tutto l’universo di chi partecipa ai bandi e, in alcuni casi, ha un minore interesse verso i bandi aperti.

Un’indagine utile da ripetere tra un anno

Detto questo, l’indagine è stata sicuramente utile e fornisce informazioni interessanti.

Da un lato, suggerirei di ripeterla a distanza di un anno per verificare se qualcosa è cambiato nel frattempo. Per esempio, chi ha annunciato che avrebbe attivato l’Articolo 51 l’ha poi effettivamente fatto? Chi ha previsto una richiesta di revisione della durata di progetto o del piano delle attività, ha poi proceduto in tal senso? Gli effetti temuti si sono poi realizzati? Il dialogo coi project officer è risultato fruttuoso e collaborativo, anche in seguito.

In questo esercizio di valutazione ex post, sarebbe utile anche arricchirla con dati offerti dalla Commissione europea. Quanti progetti hanno dovuto chiedere l’attivazione dell’Articolo 51 (Force majeure) del Grant Agreement? Quanti hanno esteso la durata del progetto? Quanti hanno modificato solo il piano di lavoro e le attività previste?

Il report

Non vi resta che leggere il report di MUR e APRE, che potete scaricare anche qui sotto.