Scienza e democrazia, gemelle dalla nascita

Un libro che consiglio a tutti coloro che fanno o si occupano di ricerca, all’inizio della propria carriera e anche a chi ormai è in una fase più avanzata.

Ho appena finito un libro che, secondo me, dovrebbe leggere chiunque si interessi di ricerca o lo voglia fare. Non solo ricercatori e ricercatrici, ma anche dottorandi e dottorande e tutti coloro che professionalmente ruotano attorno al mondo della ricerca perché si occupano per esempio di finanziamenti alla ricerca o trasferimento di conoscenza.

Mi riferisco a Scienza e democrazia. Come funziona il mondo della ricerca di Maria Luisa Villa, pubblicato da Guerini e associati nel 2018.

"Scienza è democrazia" di Maria Luisa Villa

Maria Lusia Villa

Scienza è democrazia. Come funziona il mondo della ricerca

postfazione di Pietro Greco

Guerini e associati, 2018

Perché “scienza è democrazia”

Il testo parte dalla polemica sorta in quegli anni quando in Italia si dibatteva dell’obbligatorietà dei vaccini per i minori. Qualcuno, per difendere la ricerca da intrusioni esterne, se ne uscì dicendo che la ricerca non è democratica, che la velocità della luce non si decide a maggioranza.

Nella sua introduzione Maria Luisa Villa sgombra subito il campo da questo paralogismo mostrando che:

  1. la comunità scientifica non giudica della velocità della luce, ma della validità delle prove portate per definirla,
  2. per fare questo, il consenso della comunità scientifica si costruisce secondo procedure democratiche, che costituiscono il metodo della ricerca scientifica.

La postfazione di Pietro Greco, con la sua solita lucidità, riprende questo tema, evidenziato perché scienza e democrazia hanno bisogno l’una dell’altra ed evolvono assieme.

Lo sviluppo della ricerca in prospettiva storica

Il testo però non è dedicato alla polemica sulla democraticità e non democraticità della scienza, ma si apre a una dimensione più ampia in due direzioni : una storica e una critica.

La prima parte è, infatti, dedicata alla nascita ed evoluzione della ricerca dall’antica Grecia fino alla costituzione del XIX secolo delle università in senso moderno.

Questa carrellata – molto snella, talvolta fin troppo – lungo i secoli serve a Maria Luisa Villa per mostrare come democrazia e scienza siano gemelle nate dallo stesso parto. L’evoluzione della ricerca scientifica è accompagnata dalla costruzione di spazi sempre più ampi di libertà e discussione libera, in un dialogo continuo – ora positivo, ora negativo – con le forme politiche e le tensioni sociali che variano nei secoli.

La ricerca di oggi e i suoi temi, visti criticamente

La seconda parte riguarda invece il sistema della ricerca oggi. Qui lo sguardo storico si riduce, anche se l’autrice non dimentica di segnare le tappe dell’ultimo secolo e mezzo.

Il focus è invece un’analisi critica delle istituzioni e delle prassi del mondo della ricerca di oggi e di come questa tenta di rispondere o resistere alle sollecitazioni che vengono dalla politica e dalla società, ma anche dalle richieste di crescita che nascono internamente alla comunità scientifica.

Tutti i grandi temi sono trattati: il ruolo della big science, i rapporti con i finanziatori pubblici e privati, il ruolo delle tecnologie informatiche centrale nel settore della ricerca così come in tutti gli altri settori, il problema dell’accesso libero ai risultati e ai dati della ricerca, i tentativi di migliorare il processo di revisione tra pari, i problemi sollevati dall’adozione degli indici bibliometrici, il difficile equilibrio tra ricerca di base e ricerca applicata.

Tutti questi argomenti sono affrontati come aspetti o lato del tema centrale: come la scienza oggi cerca di conservare e potenziare quell’ethos democratico che sta alla sua base.

Un libro da consigliare

Se mi avessero dato da leggere questo testo quando ho iniziato a lavorare all’università più di dieci anni, avrei compreso sin dall’inizio le dinamiche e le problematiche che investono questo settore – cosa che ho potuto apprendere solo a passo a passo lavorando al fianco di ricercatori e ricercatrici.

Ma anche letto dopo alcuni anni di esperienza diretta, posso affermare che il libro di Maria Lusia Villa aiuta a mettere in contesto tutti i temi di cui, direttamente o indirettamente, mi devo occupare giorno per giorno.

Per questo lo consiglio sia a chi è all’inizio della propria carriera e anche a chi ormai è in una fase più avanzata, a chi fa ricerca ma anche a chi in qualche modo se ne occupa in senso più lato.