Presentato Creative Europe

Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha annunciato il nuovo Programma a sostegno dei settori culturali e creativi nel 2014-2020.

 

Il nuovo programma si chiamerà Creative Europe e si propone come l’erede dei due attuali programmi Culture 2007-2013 e Media 2007. A questi aggiungerà una nuova iniziativa di trans-settoriale, per finanziare studi e analisi dedicati al settore culturale e creativo e per fornire un nuovo strumento di finanza agevolata agli operatori.

Il programma sarà strutturato perciò in tre strand:

  • Culture: dedicato al settore culturale (erede di Culture 2007-2013), con una dotazione di circa 540 milioni di euro;
  • Media: dedicato all’industria audiovisiva (erede di Media 2007 e Media Mundus), con una dotazione di circa 990 milioni di euro;
  • Cross-sectoral Strand, che comprende:
    • Cultural and Creative Sectors Facility per un accesso agevolato al finanziamento (circa 210 milioni €)
    • e Transnational policy cooperation a favore di ricerche, studi, analisi, disseminazione (circa 60 milioni €).
Struttura del Programma Creative Europe
Struttura del Programma Creative Europe

La dotazione finanziaria è complessivamente di 1.800 milioni di €. Confrontando Creative Europe con i programmi di finanziamento precedenti, aumentano i finanziamenti in favore della cultura (+ 30%) e del settore audiovisivo (+ 28%).

Dotazione finanziaria di Creative Europe
Dotazione finanziaria di Creative Europe
Confronto tra le dotazioni finanziarie
Confronto tra le dotazioni finanziarie dei programmi a favore dei settori cultura e audiovisivi, nel 2007-2013 e nel 2014-2020

A questo sforzo in un periodo di crisi, corrispondono obiettivi molto ambiziosi, stabiliti dalla Commissione:

  • sostegno a 300.000 artisti e operatori culturali e alle loro opere;
  • sostegno alla distribuzione più di 1.000 film europei;
  • sostegno a 2.500 sale cinematografiche europee;
  • sostegno alla traduzione di 5.500 opere letterarie;
  • beneficio indiretto ad un pubblico di almeno 100 milioni di persone, che godranno delle opere sostenute dal Programma.

Il programma riguarderà i Paesi dell’Unione Europea (UE27), i Paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), i Paesi in via di adesione all’UE, i paesi candidati effettivi e potenziali e i paesi dello spazio europeo di vicinato.

Non ci saranno particolari novità – secondo il testo della Proposta presentata al Consiglio d’Europa e al Parlamento – circa le azioni previste. Dovrebbero essere introdotte ulteriori semplificazioni dal punto di vista finaziario-amministrativo, con un maggior ricorso ai flat-rate, la presentazione on-line delle proposte e le creazione di un portale elettronico ad hoc. Anche il numero di call dovrebbero essere ridotte.

Non ci sono particolari novità circa la struttura organizzativa del Programma: la DG Cultura ed Educazione è responsabile del suo orientamento politico-strategico, e si riserva la getsione di alcune azioni (premi, capitali europee della cultura) come già ora avviene, mentre l’intera gestione del programma è affidata all’agenzia esecutica EACEA. In ciascun Paese sarà presente un’unico punto di contatto che fornirà informazioni sul Programma, ma non erogherà finanziamenti. In questo modo si fondono le reti dei Media Desk e dei Punti di Contatto Culturali, con un atteso risparmio.

La proposta del commissario Androulla Vassiliou è ora nelle mani del Parlamento Europeo e del Consiglio europeo per la sua discussione e approvazione entro la fine di dicembre 2013.

Queste e altre informazioni sono disponibili su: