Contratto per collaboratori esterni

Quando nello staff di progetto entra un collaboratore esterno non dipendente è obbligatorio stipulare un contratto. Ecco un esempio e alcuni suggerimenti per non sbagliare.

Quando si affida ad un dipendente un ruolo all’interno di un progetto, è opportuno comunicarlo attraverso una lettera d’incarico. Analogamente, quando nello staff entra un collaboratore esterno non dipendente (con prestazione d’opera occasionale, in partita IVA o a progetto) è obbligatorio stipulare un contratto.

Il contratto dovrà essere conforme sia alle normative vigenti nel proprio Paese, sia alle indicazioni del finanziatore che regolano il contributo.

Qui presento un modello (ispirato ad un contratto utilizzato da un organismo comunitario per i propri collaboratori esterni) che contiene le informazioni essenziali:

  • i dati del progetto (titolo, programma di finanziamento, durata, breve descrizione);
  • i dati del collaboratore (dati anagrafici);
  • il ruolo e le funzioni del collaboratore;
  • il compenso pattuito e le modalità di erogazione del compenso (tranche di pagamento, speciali istruzioni per l’emissione di fattura o ricevuta, obbligo di compilazione di report di attività o timesheet).

Come nel caso della lettera d’incarico, il documento sarà firmato da entrambe le parti in tre copie: una per il collaboratore, una per l’organizzazione committente e una di sicurezza (ad esempio per l’eventuale invio al finanziatore in caso di rendicontazione).

Analogamente alla lettera di incarico, il contratto potrà essere in italiano o inglese. La versione in italiano è da adottare nel caso il collaboratore non conosca l’inglese, allegando la traduzione per facilitarne la sua comprensione a Bruxelles.

Modello in italiano

Modello in inglese