Brexit o dell’ignoranza dei giornali italiani

Theresa May non ha deciso nessuna data per la Brexit, ma ovviamente i giornali italiani nemmeno se ne accorgono

“Brexit Panic” by frankieleon (Flickr)

Theresa May, primo ministro del Regno Unito, ha scritto oggi in un intervento sul Daily Telegraph che il Regno Unito uscirà dall’Unione europea il 29 marzo 2019 alle ore 23:00 (ovviamente ora di Londra) e che questa data sarà messa nero su bianco sul Withdrawal Bill, l’atto del governo britannico che regola la Brexit.

It will be there in black and white on the front page of this historic piece of legislation: the United Kingdom will be leaving the EU on March 29, 2019 at 11pm GMT.
— Theresa May sul Daily Telegraph del 10/11/2017

A leggere i giornali di oggi, qualcuno potrebbe pensare che sia stata Theresa May a decidere questa data (così ad esempio il Corriere o il Sole 24 Ore)

Brexit, ora c’è la data.
— “Brexit, ora c’è la data.”, Il Corriere della Sera, 10/11/2017

May fissa la data di Brexit in una legge: 29 marzo 2019. E l’ora
— Il Sole 24 Ore, 10/11/2017

magari già due anni fa (ad esempio Repubblica):

La data, in realtà, non sorprende nessuno: già dopo il voto del giugno 2017, quando i conservatori avevano vinto, sì, ma di misura, May aveva indicato il 29 marzo come data di uscita
— “Brexit, May: Gb uscirà il 29 marzo alle 23. Barnier: “Servono progressi entro due settimane”, la Repubblica, 10/11/2017

Il resoconto più corretto alla fine è quello della Stampa:

La Gran Bretagna uscirà dall’Ue venerdì 29 marzo 2019, alle ore 23. È perentoria la premier conservatrice Theresa May che mette nero su bianco giorno e ora della Brexit con un emendamento alla Withdrawal Bill […]
— Brexit, c’è la data: “Gran Bretagna fuori dall’Ue il 29 marzo 2019 alle 23”, La Stampa, 10/11/2017

Ovviamente nessuno sottolinea che è strano fissare una scadenza alle 23:00 anziché alle 24:00, come sarebbe più spontaneo. In realtà, Brexit accadrà sì alle ore 24:00 ma secondo il fuso orario di Bruxelles!

E la data non è stata decisa da Theresa May, ma dalle procedure dell’Unione europea. La scadenza era già prevista dall’Articolo 50 del Trattato dell’Unione europea, come potete vedere dal mio precedente post. Poiché la notifica del governo britannico è stata fatta il 29 marzo 2017, la scadenza dei negoziati per la Brexit è fissata automaticamente due anni dopo, ossia il 29 marzo 2019, a meno di proroghe concesse dall’Unione europea. Ovviamente in questi casi si fa riferimento all’ora di Bruxelles.

E allora cosa ha detto veramente Theresa May oggi? Solo che intende procedere verso la Brexit entro la scadenza naturale e che non chiederà nessuna proroga dei termini del negoziato per trovare un accordo con l’Unione europea.

Ci sono due anni da oggi per concludere le trattive tra l'Unione europea e il Regno Unito
Il percorso della Brexit secondo il Consiglio europeo

Aggiornamento del 11/11/2017. Le versione cartacee dei giornali oggi in edicola (almeno il Corriere, la Repubblica e la Stampa, ma non il Sole 24 Ore) hanno corretto la notizia e spiegano, più o meno correttamente, che la data indicata da Theresa May è quella prevista dalla procedura descritta dal Trattato dell’Unione europea.